29 maggio 2016 – IL PAVIMENTO DI CERERE

“IL PAVIMENTO DI CERERE”
Inaugurazione domenica, 29 maggio 2016, alle ore 18.00
Installazione site-specific di Andrea Bressan e Simona Saggion
A cura di Valeria Saggion
Aiuto allestimento Paolo Paganello
DESCRIZIONE MOSTRA
Tutto ha un origine. E il grembo materno è l’espressione più umana di esso.
L’installazione centrale ne è la sua materializzazione e la luce che sprigiona è metafora di vita che, con il diffondersi nello spazio, diviene realtà tangibile. Gli artisti alludono a un gioco di richiami in cui la luce è sì appello alla nascita in sé , ma anche possibile illuminazione interiore nel momento in cui ci si rende conto del proprio esistere: flusso continuo di coscienza ed origini di nuovi pensieri.  E’ una luce sacra, ma al contempo dissacrante. L’illuminazione infatti si attenua mano a mano che ci si allontana  e si percorre il suolo della navata. Il fluire del tempo e l’allontanamento progressivo dal nostro principio pone l’accento sul suono dei nostri passi, amplificato dal rumore dello scoppiettio del materiale plastico che riveste il suolo. Vi è un origine, ma tutto ha inevitabilmente una fine. Ed ecco che il mezzo materico scelto per l’installazione diviene la manifestazione dell’altro antitetico tema dell’indagine artistica: il consumarsi nel tempo. Il silenzio, dovuto da un pavimento ormai calpestato e consunto, è ciò che rimarrà alla fine del perpetrarsi dei giorni.
Ed ecco che le parole scelte dagli artisti come titolo della mostra e riscoperte alla fine come immagine, questa volta in veste di firma, chiudono il ciclo espositivo facendo trapelare l’ossimoro a cui siam stati sottoposti: il paradosso della (non)esistenza (a cura di Valeria Saggion).